Archivi categoria: Architettura

via Decemviri [Milano]

Intervento di ristrutturazione con traslazione di SLP (demolizione e ricostruzione).

L’intervento su un’area industriale, composta da diversi edifici adiacenti, si è svolto in diverse fasi. Inizialmente si è intervenuti per la sostituzione di una copertura esistente con nuova copertura in carpenteria lignea su uno dei capannoni. Successivamente l’intervento di traslazione di SLP ha portato alla demolizione di una porzione di copertura esistente creando così un’area a cielo aperto inglobata nel cortile e la realizzazione di un soppalco interno in carpenteria metallica.

Immagini del cantiere (work in progress)

via Zucca [Cagliari]

Progetto di riqualificazione di unità immobiliare.

Si è intervenuto sulla ridistribuzione degli spazi interni, in particolar modo nelle zona bagno e cucina, allargando questi due ambienti e rendendo così più vivibili gli spazi esistenti.

Un attenzione particolare è stata posta alle finiture, il pavimento in gres formato 60 x 60 consente di rendere visivamente gli spazi più ampi. Il rivestimento scelto per il bagno lo rende un po’ vintage, caldo ed accogliente. Mentre per la cucina si sono scelti colori e geometrie sui toni del grigio, ma sempre di gusto retrò.

via A. De Gasperi [Tradate]

 

Progetto di ristrutturazione con traslazione di SLP e recupero di sottotetto. L’intervento prevede la ristrutturazione di un immobile dei primi del ‘900 con successivi ampliamenti effettuati negli anni ’30 e ’60. La struttura esistente è in muratura portante con innesti di travi e pilastri in cemento armato. E’ necessario un intervento di rinforzo strutturale sulle solette esistenti e la sostituzione di parte della soletta lignea dell’ultimo piano. Il sottotetto viene recuperato con sostituzione della copertura in carpenteria lignea. Al piano terra ed al primo si realizza un ampliamento che va a chiudere parte dei portici esistenti. Esternamente sono mantenuti alcuni elementi decorativi (cornici delle finestre) e una porzione di muratura a vista.

Immagini del cantiere (work in progress)

Trattoria Trippa – via Muratori [Milano]

Intervento di ristrutturazione in locale commerciale situato in una zona centrale di Milano, non lontano da Piazza Medaglie D’Oro, il ristorante Trippa è di proprietà dello chef Diego Rossi e del socio Pietro Caroli, il cui obiettivo è stato quello di proporre una trattoria “old school”, caratterizzata non solo dall’alta qualità del cibo e un menù tradizionale, ma anche da un ambiente informale che ricorda la tipica trattoria italiana, con arredi vintage e un’atmosfera accogliente.

Arredi vitange e apparecchi illuminanti contribuiscono a creare quell’atmosfera “vecchia Milano” voluta dai proprietari. E’ stata scelta per i pavimenti la collezione in gres porcellanato Firenze di Fap ceramiche, nel formato esagonale, diametro 25 cm che grazie al formato, la superficie Matt, l’effetto anticato e le sofisticate nuance scelte – Cuoio, Dorato e Nero – ha reso possibile rievocare il fascino dei vecchi pavimenti dei casolari e la perfezione artigianale degli oggetti senza tempo creando una classica decorazione floreale. Le tinte in colori naturali e sobri donano all’ambiente un’allure caratteristica e un’atmosfere d’epoca. Per il rivestimento delle pareti dell’ambiente bagno, invece, è stata utilizzata la collezione in pasta bianca Creta di Fap ceramiche, nella versione Decò – formato cm 30,5×91,5 RT – caratterizzata da un mix di tre colori con grafiche d’ispirazione vintage che si ripetono casualmente creando una sorprendente varietà dalla forte personalità.

 

 

Trattoria TRIPPA http://www.trippamilano.it/

Cascina Martesana via Bertelli [Milano]

Intervento di ristrutturazione con ampliamento su immobile ad uso commerciale

Nel 2014 il primo intervento di recupero dell’area con la creazione di uno spazio mostre e un chiosco ha permesso ai molti cittadini del quartiere di utilizzare questo spazio nei mesi estivi come centro di aggregazione e svago.

primo intervento

Contemporaneamente si è svolto uno Studio di fattibilità, progetto preliminare e definitivo per la conversione totale dell’area, con l’urbanizzazione e la realizzazione di spazi recuperati e nuovi da destinarsi ad attività di ristorazione/bar e per attività culturali. Si è posta molta attenzione nella scelta dei materiali da utilizzare in particolare per la costruzione dei nuovi volumi. Uno di questi è stato proposto con una tecnologia costruttiva poco presente in città, ma interessantedal punto di visto ecologico in quanto realizzata in legno e paglia (struttura) ed intonaci in calce all’esterno ed in terra cruda all’interno dell’edificio.

Nel 2014 si è tenuto un evento ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologia) nell’area associativa di Cascina Martesana per promuovere l’utilizzo di materiali naturali in architettura accompagnato da ottimi prodotti alimentari il cui ingrediente comune era la canapa.

via Sinnai [Cagliari]

Progetto di riqualificazione di unità immobiliare.

Si è intervenuto sulla ridistribuzione degli spazi interni, permettendo un utilizzo più flessibile degli ambienti e minimizzando gli spazi distributivi che impedivano una gestione fluida dei locali e sottraevano superficie abitabile.

Un attenzione particolare è stata posta alle finiture, in cui un pavimento corrente in massello di bamboo riscalda i locali e coniuga attenzione per l’ambiente, la fascia in muratura di colore blu lega gli spazi cucina e living accentuando le potenzialità della nuova distribuzione degli ambienti.

 

La casetta temporanea di Patty – Cortile di Carpi [MO]

La Ricostruzione che parte dal basso della Bassa
27-30 Giugno 2013

Campo di lavoro per la realizzazione in autocostruzione di una controparete isolante in terra allegerita presso la casetta temporanea di una sign.ra disabile che vive nelle campagne del comune di Carpi dove l’abitazione principale attualmente è inagibile  a seguito dei sismi del 20 e 29 maggio 2012.

Patty è terremotata dell’Emilia che si è costruita a proprie spese una casetta temporanea di 40 mq perchè la sua casa è inagibile a causa del terremoto del 29 maggio 2013. Sono tanti quelli che a causa del terremoto vivono in questo tipo di case in legno senza alcun isolamento termico e ora il caldo rende quasi invivibile la piccola abitazione che viene comfortata con grande spesa da un sistema di condizionamento. Cercheremo di aiutare Patty a migliorare la sua situazione abitativa riducendole i tanti disagi che ha dovuto affrontare in questi mesi realizzando insieme un isolamento con terra alleggerita in un sereno cantiere di autocostruzione.

La terra alleggerita con paglia è una tecnica leggera che consente di creare pareti isolanti con un costo basso e una manodopera che viene specializzata durante la fase di cantiere attraverso una formazione continua che si inserisce nelle diverse fasi di preparazione e applicazione degli impasti. Questa tecnica è molto indicata per cantieri di autocostruzione perchè in breve tempo si può imparare un sistema utile anche  a casa propria e che si apprende facilmente.

Il campo è stato condotto dall’Arch. Mina Bardiani – esperta di costruzioni in terra cruda

ZNL ha collaborato alla realizzazione.

AIDS Memorial Park [New York – USA]

 

Il “Triangle Site” è il luogo proposto come spazio didattico per esporre la storia dell’epidemia, epidemia che si è manifestate e diffusa velocemente e drammaticamente in tutto il mondo circa 30 anni fa, creando una ferita nella società da una parte e la volontà di combatterla dall’altra.
Il progetto è caratterizzato dalla volontà di sottolineare questi due elementi.
Sul triangolo di terra si incastra un parallelepipedo, un elemento forte, in mattoni, che si inserisce nel terreno e ci porta percorrendo una rampa, all’interno della struttura espositiva e didattica al piano seminterrato.
Contrapposto a questo, lungo il lato verso il St. Vincent’s Hospital trova posto un secondo elemento forte, simbolo della vita, della lotta e della ricerca….un albero che dal piano interrato s’innalza fino ad uscire sopra il piano stradale con i suoi rami, da questo punto del lotto il terreno si increspa con un movimento plastico, come le increspature sul pelo d’acqua.
L’andamento del terreno, che dal centro dell’albero si alza e muove in modo ondulato seguendo cerchi concentrici sottoline sia la diffusione del Virus che la ricerca e l’ideale centralità del luogo in cui sorge il memoriale. I dislivelli del terreno sono percorribili a piedi ed offrono grazie al leggero dislivello aree di sosta al riparo del traffico cittadino. Creando uno spazio di raccoglimento attorno alla chioma dell’albero. I percorsi vengono garantiti da porzioni di terreno alla medesima quota dell’attuale marciapiede. Sui fianchi della piazza le porzioni alte di terreno permettono di leggere lo spessore della soletta e accolgono due ampi lucernari che affacciano sul piano sottostante, permettendo ai passanti di avere una visione dei locali espositivi.
Al piano interrato troviamo un ampio spazio espositivo, con un percorso che permette al visitatore di conoscere il Virus, osservare come l’epidemia si è sviluppata, i progressi della ricerca, e ciò che concerne la prevenzione, nell’ambinete è stata ricavata un area didattica più raccolta alla fine del percorso espositivo ed ad un area per conferenze. le vetrate sui lati generate dall’andamento del terreno permettono di dare luce agli ambienti, ma la luce maggiore arriva dalla grande vetrata che circonda l’albero punto focale a fine percorso. circondato da un area di sosta e raccoglimento, luogo della memoria.
Murature semicircolari dividono gli spazi e li tagliano verticalmente emergendo al livello del parco urbano, le ritroviamo infatti anche in superficie, diventando sedute o muri di contenimento del terreno, ma vogliono anche ricordare il dolore fisico con la cesione dello spazio e del propagarsi delle onde generate dall’albero.
Una di queste pareti, a fine rampa d’accesso è caratterizzata dalla presenza di acqua che scorre lungo la parete fino al piano interrato. come elemento curativo che dilava ciò che incontra, mettendo in comunicazione i livelli.
Nella pavimentazione che ha una morfologia simile ad una goccia realizzata in pasta di cemento fino, troviamo degli elementi illuminanti a raso, tali elementi sono disposti in modo irregolare, come piccoli punti di luce spinti via dalle onde che si concentrano attorno all’elemento della rampa, vera ferita dello spazio urbano. Queste luci simboleggiano tutti coloro che non ci sono più a causa dell’AIDS.